Un viaggio indietro nel tempo ricordando quattro giorni bellissimi. Un regalo di compleanno a vicenda, due amici quasi fratelli, uno zaino piccolissimo sulle spalle, il mio terrore di non potermi portare vestiti a sufficienza!
Poi è andata ed in un paio d’ore io e te eravamo a Budapest. Quel treno vecchio e rumoroso che ci portava in città, quell’hotel eco sostenibile in centro, proprio accanto al quartiere ebraico, il letto con i pallets… e tu, ahaha, che non vedevi l’ora di vedere le ungheresi!
Abbiamo camminato ininterrottamente per quattro giorni, passando davanti all’imponente Palazzo del Parlamento, alla Casa del Terrore, soffermandoci a lungo davanti alle installazioni sul Danubio, Shoes on the Danube Bank, in onore del massacro degli ebrei durante la seconda Guerra Mondiale, la basilica di Santo Stefano, la Grande Sinagoga, fino al piazzale degli Eroi… Vorosmarty ter, la piazza con i negozi di lusso, i caffè tipici dove fare delle colazioni meravigliose, continuando per Vaci Utca, la via dei negozi fino al Vasarcsarnok, il Mercato centrale più grande d’Europa, pieno di profumi, artigianato.
E poi il Chain Bridge.. un ponte meraviglioso che unisce Pest, la città nuova, il cuore moderno, irrequieto e Buda, la città vecchia, la parte nobile e antica, tranquilla e e tu che mi chiedevi di tenerti la mano perchè avevi paura del vuoto… la vecchia piccola funicolare per salire al Palazzo Reale, che noi non abbiamo preso perchè fare centinaia di gradini a piedi! Una salita che vale la pena fare, perchè una volta in alto, lo spettacolo dal Palazzo Reale ripaga in pieno lo sforzo… ed anche lì ho dovuto dirti una bugia per farti salire a godere di quello spettacolo, mi avresti ucciso in quel momento!
E ricordo come fosse ora, quel localino dove mangiavamo sempre, Fruccola, cibo Bio, ed io che bevevo delle centrifughe assurde, stanchi morti ma contenti, tra bisticci e tu che mi davi della rompiscatole!
Ma, in fondo un viaggio è questo, non è tornare a casa per raccontare del bel museo, è tornare con lo zaino un po’ più pieno di ricordi, profumi, cose strane, momenti, cose buffe, piedi che fanno male, un sonno tremendo, più stanca di prima, e la voglia di ripartire di nuovo.