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Ristorante “Il Fungo – Quattordicesimo Piano” per sentirsi speciali

La tipica romanità di noi romani, conosciamo tanti posti tranne quelli sotto al nostro naso! Quante volte come me siete passati davanti al Fungo dell’Eur? Lo avete guardato da fuori e vi siete chiesti come fosse lassù? Quel ristorante tanto nominato, nel bene e nel male…

Il “Fungo”, così chiamato per la sua struttura, sta lì che ci guarda da ben 60 anni, fu costruito poco prima dei giochi Olimpici del ‘60 con lo scopo di approvvigionare acque per innaffiare i giardini dell’Eur e tutt’oggi svolge ancora la sua funzione e tra le varie ristrutturazioni negli anni oggi è ufficialmente uno degli edifici di valore storico architettonico di Roma.
Tornando a noi, un piacevole invito mi ha portato a pranzo proprio al ristorante “Il Fungo – Quattordicesimo Piano” del Fungo, e si, proprio lassù da dove con la vista puoi dominare tutto il quartiere dell’Eur, da San Paolo al Palazzo della Civiltà Italiana, una vista che ti spezza quasi il fiato, soprattutto per chi è romano, e credetemi ho potuto passare un bel po’ di tempo lì ed ammirare con il passare delle ore la bellezza dei giochi di luce che si infrangeva su Roma.


Il ristorante Il Fungo Quattordicesimo Piano è davvero un posto dove ti senti coccolato, rilassato, dove nessuno ti mette fretta e tutti cercano di farti vivere un’esperienza unica.

Lo Chef, cresciuto praticamente nel ristorante con la famiglia Reggiani, proprietaria dagli anni ‘90 propone un menù stagionale che viene costantemente rinnovato, ma veniamo a noi, lo so che siete interessati a sapere cosa ho mangiato!

Al ristorante Il Fungo Quattordicesimo Piano ho cominciato con un antipasto di Polpo glassato con carote e lampone e delle Capesante arrosto con funghi porcini e guanciale croccante per poi continuare con dei Fusilloni al pesto di pistacchi, tartare di tonno e bottarga di muggine e ancora Triglia croccante alle erbe con zucca, curcuma e yogurt di bufala, e del San Pietro arrosto con ceci, funghi e fondo di pollo. Una delizia assoluta di sapori che esplodevano uno ad uno in bocca!

E per finire dei dolci deliziosi come la Mousse di lampone, bavarese al pistacchio e grano la di avena e la Sfera di tiramisù con cuore di caffè e nuvola di zucchero filato il tutto accompagnato da una selezione di liquori, scelti, ricercati e particolari, da quello alla violetta, quello alla ciliegia, al “Gin del Professore”, un gin “tributo” alla produzione illegale degli alcolici nell’epoca del proibizionismo.

Va bene, alla fine tra buon cibo, il relax, le chiacchiere e tutto il resto sono diventate quasi le cinque senza che ce ne accorgessimo… ma stare lì era così piacevole.
Sono riuscita a sfatare un po’ il mito dell’invito di questo ristorante e a mettervi un po’ di curiosità? Credo di sì, allora la prossima volta prendetevi una pausa a pranzo o portate a cena qualcuno di piacevole ed abbandonatevi al piacere del ristorante Il Fungo Quattordicesimo Piano, sono sicura che apprezzerete e vi chiederete perché non ci siete mai andati prima!

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